La setta dei Beati Paoli è una leggenda affascinante della Sicilia, in particolare di Palermo, la sua storia è avvolta nel mistero.
Questa setta si sarebbe sviluppata tra il XVII e il XVIII secolo, un periodo di forti tensioni sociali e politiche in Sicilia, sotto il dominio spagnolo.
I membri della setta operavano al di fuori della legge ufficiale, agivano sempre mascherati e non rivelavano mai la loro identità, nemmeno tra di loro.
Questo anonimato era fondamentale per proteggersi dalle infiltrazioni e dalle persecuzioni.
La storia narra che si ergevano giustizieri contro la corruzione e l’oppressione esercitata dai potenti feudatari, dai nobili tiranni e contro chiunque abusasse della propria posizione a danno dei deboli.
Mettevano in atto una sorta di giustizia popolare, punendo coloro che commettevano soprusi o abusi di potere.
I Beati Paoli operavano nell’ombra, nei luoghi sotterranei di Palermo, nel buio dei cunicoli, e delle catacombe della città.
Ccà ‘n Palermu a tempu anticu / si furmau un’occulta setta
Di lu ngannu e di lu ntricu / Nnimicissima perfetta.
Lu fatali juramentu / Era chiddu di pruvari
Qualchi occultu tradimentu / Pri putillu fulminari.
Cui tintava na nnuccenti / Prri macchiarici l’onuri,
Cui ntricciava tradimenti / Chi spiravanu tirruri;
Come un lampu, a la mpinsata / Lu gran debitu scuttava,
E sta setta inosservata / Li dilitti castìava.
Sta gran setta pri tant’anni / Biati Pauli fu ntisa,
Pirchì ‘n traccia di li nganni / Sustineva ogn’aspra mprisa
(Da “Li Biati Pauli in Ligenni Popolari” di Carmelo Piola – Palermo, 1857)
Uno dei luoghi principali associati ai Beati Paoli è il “Mercato del Capo”, quartiere antico e caratteristico di Palermo.
Sotto le sue strade si estende una rete di cunicoli sotterranei e passaggi segreti, che la leggenda vuole siano stati utilizzati dai Beati Paoli per riunirsi in segreto, pianificare le loro azioni, incontrarsi e sfuggire alle autorità senza essere visti.
Questi tunnel, in parte risalenti all’epoca romana e araba, avrebbero offerto un rifugio sicuro ai membri della setta dove potevano muoversi attraverso la citta, per apparire e scomparire misteriosamente, colpendo i potenti corrotti e proteggendo i deboli senza lasciare traccia.
Un intreccio tra storia e mito che ha reso i sotterranei di Palermo un luogo affascinante non solo per la bellezza storica e architettonica dei luoghi, ma anche per le storie oscure che vi sono legate.
Nel 1909 Luigi Natoli (pseudonimo William Galt) scrisse il romanzo storico siciliano intitolato i ” Beati Paoli” pubblicato a puntate, riedito dalla casa editrice “la Madonnina” nel 1921.