Il cannolo siciliano è un dolce ricco e sontuoso, affonda le sue origini nella mescolanza culturale che caratterizza la Sicilia nel corso dei secoli.
Una credenza popolare narra che questo dolce sarebbe nato negli harem degli emiri saraceni e che le donne in occasione di particolari ricorrenze preparassero i cannoli per celebrare la fertilità e la prosperità.
In realtà ogni dominazione susseguita in Sicilia ha influenzato fortemente la cultura del tempo e di conseguenza anche la pasticceria.
Si deve alla dominazione araba, iniziata nel IX sec. d.C, l’introduzione di ingredienti come la canna da zucchero, le mandorle e le spezie esotiche.
Mentre durante la dominazione Normanna, tra l’XI e il XII secolo, la Sicilia ha vissuto un’evoluzione aurea in tutti gli ambiti culturali. Questo periodo ha influenzato profondamente anche la cucina locale, contribuendo a plasmare l’attuale configurazione di questo prodotto.
In questo periodo, grazie alla pratica della pastorizia, la ricotta di pecora fece il suo debutto ufficiale nelle cucine locali, trovando un ampio impiego nella preparazione dei dolci e come ripieno principale dei cannoli.
Da quel momento la ricotta di pecora, rappresenta l’elemento centrale di questo tipico dolce.
Successivamente con la dominazione spagnola, tra il XVI e il XVII secolo, in Europa e quindi anche in Sicilia fece ingresso il cacao e la vaniglia, che col tempo divennero parte integrante di alcune varianti del cannolo.
Il cannolo si distingue per la scorza croccante e friabile e per la forma allungata e cilindrica, il cui ripieno, tradizionalmente, è composto dalla ricotta di pecora.
La ricotta viene lavorata a lungo fino a diventare liscia e cremosa, e dolcificata con lo zucchero. In alcune varianti, viene arricchita con gocce di cioccolato, scorze d’arancia candite o, più raramente, con pezzetti di pistacchio.
Il Cannolo: Un Amore che Cresce nel Tempo
La vera prelibatezza del cannolo siciliano risiede nell’equilibrio tra la dolcezza della ricotta e la croccantezza della scorza. Per mantenere questa caratteristica, il pasticciere riempie il cannolo solo poco prima di servirlo, evitando così che la scorza assorba l’umidità del ripieno e diventi molle.
Se da un lato questo dualismo rende il cannolo unico e speciale, dall’altro può non piacere a tutti. Alcuni infatti preferiscono un dessert con una consistenza più omogenea, mentre il cannolo richiede di apprezzare l’interazione tra due elementi così diversi: la dolcezza cremosa della ricotta e la croccantezza della scorza.
Da bambina non apprezzavo questo dolce, la sua scorza croccante e dura si spezzava e si sgretolava facilmente, creandomi un’esperienza che non corrispondeva alle mie aspettative per un dessert.
Col tempo, però, come molte altre persone anch’io ho iniziato ad amare quella particolarità che da bambina sembrava un difetto. La croccantezza della scorza è diventato, per me, il piacere principale di questo dolce che accompagna la dolcezza morbida della ricotta.
È proprio questo equilibrio tra croccantezza e cremosità a rendere il cannolo siciliano un dolce sontuoso e speciale, essenziale per vivere al meglio l’esperienza di assaporarlo.
La Sagra del Cannolo: tradizione e gusto
Esistono varie versioni del cannolo siciliano ma quello di Piana degli Albanesi è una delle versioni più apprezzate e famose. Questo dolce rappresenta una vera e propria tradizione nella comunità di questa piccola cittadina. Lavorato secondo metodi tramandati di generazione in generazione viene considerato una parte integrante delle celebrazioni locali.
Per le sue peculiarità questo dolce è identità, cultura e gusto!
Per questo motivo ogni anno Piana degli Albanesi celebra la Sagra del Cannolo, considerato un potente strumento di promozione del territorio.
Durante la sagra, le pasticcerie locali preparano cannoli, mettendo in mostra l’autenticità del prodotto e l’attenzione agli ingredienti.
Un evento che va oltre la semplice celebrazione del tipico dolce siciliano, un’occasione per promuovere la tradizione del cannolo e, al tempo stesso, il territorio, con le sue bellezze naturali e culturali, in grado di attirare visitatori da tutta la Sicilia e oltre.