Foto di Caterina Vitanza
E’ una giornata d’Agosto, all’imbrunire l’imponente Monte Kumeta, in Sicilia, si staglia all’orizzonte. L’aria è fresca, e il sole al tramonto dipinge il cielo con sfumature di arancio pallido e rosa, mentre l’azzurro del giorno cede lentamente al blu della sera.
Il Monte Kumeta, con la sua maestosa figura, si innalza all’orizzonte, il silenzio è rotto dal canto degli ultimi uccelli che si ritirano nei loro nidi e dal fruscio delle foglie mosse dalla brezza, mentre la strada che serpeggia ai piedi del monte si perde tra le colline.
Tutto intorno, la natura si prepara alla notte, dove ogni dettaglio sembra carico di significato, come se il Monte Kumeta custodisse segreti millenari tra le sue vette e le sue vallate.
Un lago è il tratto più bello ed espressivo del paesaggio. È l’occhio della terra, a guardare nel quale l’osservatore misura la profondità della propria natura.
(Henry David Thoreau)
Foto di Caterina Vitanza