Levanzo: Tesori Sottomarini e Biodiversità

Immagini generate con l’IA su promt di Maria Concetta Nicosia

L’isola di Levanzo è la più piccola delle tre isole principali dell’arcipelago delle Egadi.

E’ un’isola bellissima grezza e selvaggia.

Ho visitato questa meraviglia della natura durante una mini crociera in barca, che mi ha permesso di godere dell’isola da una prospettiva unica, osservandola dal mare con la sua costa rocciosa che si erge imponente e i suoi piccoli approdi nascosti.

Dopo lo sbarco, esplorare Levanzo via terra è stato altrettanto affascinante.

L’isola appariva poco abitata con poche case sparse e sentieri campestri.

Il profumo delle piante mediterranee ampiamente diffuso e il suono delle onde in sottofondo esaltavano la sua bellezza naturale suscitando un senso di stupore e ammirazione.

Una visione diversa ma complementare a quella dal mare.

Ricordo quando, dopo una lunga camminata tra i paesaggi campestri, con il caldo mediterraneo e il sole che batteva forte nel primo pomeriggio, abbiamo trovato ristoro in un piccolo bar, l’unico del posto.

Era affollato di visitatori che, come noi, si godevano il piacere di condividere un momento di vita quotidiana isolana. Sorseggiando una granita fresca o gustando un gelato, ci siamo immersi in chiacchiere e risate, creando ricordi indimenticabili.

Una delle meraviglie dell’isola è la Grotta del Genovese, un sito archeologico molto particolare, scoperto quasi per caso nel 1949.

La grotta non è molto grande o profonda rispetto ad altre grotte naturali, ma al suo interno nasconde un vero e proprio tesoro: graffiti e pitture rupestri.

La parte più antica dei disegni, risalente al Paleolitico, rappresenta animali come cervi, cavalli e bovini. Successivamente, nel Neolitico, furono aggiunti disegni stilizzati di figure umane, che mostrano scene di caccia e danze rituali.

La grotta è suddivisa in diverse stanze e nicchie, alcuni dei disegni sono stati realizzati utilizzando tecniche come l’incisione nella roccia e la pittura con sostanze naturali.

L’accesso alla grotta è controllato, sia per preservare questi preziosi reperti preistorici, sia per garantire la sicurezza dei visitatori.

I Fondali di Levanzo

Sono considerati tra i più interessanti del Mediterraneo, poiché ospitano sia reperti storici che bellezze naturali.

Nei suoi fondali sono stati rinvenuti resti di antiche battaglie navali, in particolare quelli della Battaglia delle Egadi del III secolo a.C., che segnò la fine della Prima Guerra Punica.

Questi reperti, insieme alla ricca biodiversità marina, rendono Levanzo un luogo di grande interesse sia per gli archeologi che per gli amanti della natura. 

Durante la campagna di ricerca i subacquei e gli archeologi hanno trovato ancore, armi e resti di navi, tra cui due rostri utilizzati durante i combattimenti.

Questi reperti testimoniano la grande importanza strategica e storica delle acque circostanti Levanzo.

Grazie alla limpidezza delle acque e all’ottima visibilità, i fondali dell’isola offrono uno spettacolo naturale unico, un habitat straordinario ricco di biodiversità marina, con coralli, spugne colorate, gorgonie e una varietà incredibile di pesci.

Nei fondali di Levanzo, inoltre, cresce anche la Posidonia oceanica, una pianta acquatica che forma estese praterie sottomarine, tra le più estese e meglio conservate nel Mediterraneo.

Questa ricchezza di specie contribuisce a creare un ecosistema equilibrato e sano, fondamentale per la salute dell’oceano e per la bellezza naturale del luogo.