L’Isola delle Femmine è un piccolo borgo naturalistico situato a pochi chilometri dalla costa della Sicilia, vicino a Palermo, la cui bellezza risiede nella sua natura incontaminata.
L’intera Isola delle Femmine, infatti, fa parte di una riserva naturale protetta, che custodisce un ecosistema ricco e vario di flora e fauna. Questo ambiente incontaminato, con la sua biodiversità, la rende un luogo ideale per gli amanti della natura che possono usufruire della possibilità di osservare numerose specie di uccelli e una flora tipica della macchia mediterranea.
Qui si possono trovare piante come:
Mirto: un arbusto sempreverde con foglie aromatiche e bacche scure che in estate si ricopre di piccoli fiori bianchi.
Lentisco: una pianta resistente, che produce piccole bacche rosse. Il suo legno è duro e veniva usato in passato per fare utensili.
Euforbia: una pianta succulenta che si adatta bene ai terreni aridi e salmastri dell’isola
L’Isola delle Femmine è anche un importante rifugio per molte specie animali, soprattutto uccelli. Tra le specie più comuni si possono osservare:
Gabbiani reali: che nidificano sulle scogliere e sono facilmente avvistabili in volo sopra l’isola.
Falco pellegrino: un rapace di grande bellezza e agilità, che si può vedere volteggiare in cerca di prede.
Cavaliere d’Italia: un uccello acquatico dal piumaggio bianco e nero, con lunghe zampe rosse, che frequenta le zone umide dell’isola.
Lucertola siciliana: un piccolo rettile che si muove rapidamente tra le rocce e la vegetazione bassa.
Anche i fondali marini sono ricchi di vita, con una varietà di pesci e flora marina.
Sull’isola sorge una torre di avvistamento risalente al XVI secolo, costruita per difendere la costa dalle incursioni piratesche.
Questa torre rappresenta un importante pezzo di storia e offre un punto panoramico straordinario da cui ammirare le stupende spiagge dorate e i paesaggi rocciosi che si affacciano sulle acque color turchese.
Un pò di storia
L’Isola delle Femmine è’ una località avvolta da un alone di mistero e leggenda, la sua storia è ricca e affascinante.
Gli elementi storici mescolati con racconti popolari hanno alimentato l’immaginazione locale per secoli.
Il nome “Isola delle Femmine” ha dato origine a diverse leggende. Si è raccontato che l’isola, un tempo, fosse un luogo di esilio per donne ribelli o per prigioniere turche.
Secondo questa storia, un gruppo di donne fu confinato sull’isola come punizione per aver sfidato le convenzioni sociali o per aver commesso reati gravi.
Un’altra leggenda racconta che, nel villaggio vicino all’Isola delle Femmine, una giovane di nome Maria era innamorata di Salvatore, un pescatore del luogo. La loro vita era semplice ma felice, finché un ricco armatore, Don Ferdinando, si innamorò di Maria e cercò di conquistarla con promesse di lusso e ricchezza.
Nonostante le tentazioni, Maria rifiutò, dichiarando il suo amore per Salvatore.
Furioso per il rifiuto, Don Ferdinando fece rapire Maria e la rinchiuse nella torre sull’Isola delle Femmine.
Nonostante la prigionia, Maria ogni notte accendeva una candela dalla torre, sperando che Salvatore la vedesse dalla costa, il quale tentò più volte di salvarla, ma senza successo.
Alla fine, Don Ferdinando, sconfitto dall’amore incrollabile della giovane, decise di liberarla. Tuttavia, Maria, segnata dalla prigionia, morì poco dopo.
Si narra che il suo spirito continui a vegliare sull’isola.
Questo mito ha affascinato molti visitatori e ha contribuito a creare un’aura di mistero attorno all’isola.
Un’altra teoria più storica e plausibile è che il nome derivi dal termine “Fimi” o “Euphemius”, un antico toponimo greco o arabo, che nel tempo si sarebbe trasformato in “Femmine”. In questo contesto, il nome sarebbe un’evoluzione linguistica.