L’olio della Sicilia, alimento base della dieta mediterranea, è una prelibatezza, rinomato per la sua qualità e il sapore speciale e unico.
Grazie alla sua combinazione di gusto e benefici è un vero e proprio “oro liquido”.
L’olio di cui sto parlando è l’olio extravergine di oliva, che per sua natura è ipercalorico, tuttavia i grassi che lo compongono sono per lo più acidi grassi insaturi, contiene anche una buona dose di vitamina A ed E e antiossidanti.
La combinazione tra elementi grassi insaturi ed antiossidanti gli attribuisce proprietà straordinarie dal punto di vista nutrizionale.
E’ un ottimo alimento da utilizzare crudo per condire insalate, verdure, carni arrostite, piatti di pesce, e il pane raffermo è ottimo anche per cucinare, grazie alla sua resistenza, alle alte temperature.
La Ricetta dell’Ammogghio
è tipica della cucina siciliana per condire il pane raffermo
Ingredienti:
- 4 pomodori maturi
- 1 spicchi d’aglio
- un mazzetto di prezzemolo (o 3 o 4 foglie di basilico per condire il pane raffermo)
- Olio extravergine di oliva siciliano
- Sale q.b.
Preparazione:
Lava e taglia i pomodori a piccoli cubetti
Trita finemente l’aglio, il basilico e, se desideri un tocco piccante, anche il peperoncino fresco
In una ciotola, unisci i pomodori, l’aglio, il prezzemolo e il peperoncino. Condisci abbondantemente con olio extravergine di oliva siciliano e sale .
Mescola bene il tutto e lascia riposare per circa 5-10 minuti, in modo che i sapori si amalgamino tra loro.
L’ammogghio è pronto per essere versato su pesce alla griglia, carne, o anche bruschette.
Questa salsa esalta perfettamente il sapore dell’olio extravergine di oliva, rendendo ogni piatto più fresco e saporito.
L’olivicoltura in Sicilia è una tradizione millenaria, frutto di un’attenta selezione e coltivazione di varietà autoctone di olive, tramandata di generazione in generazione. Questa antica pratica agricola ha plasmato il paesaggio siciliano e ha dato vita a oli di altissima qualità, caratterizzati da sapori e aromi unici.
Ogni varietà di oliva coltivata sull’isola, come la Nocellara del Belice, la Biancolilla e la Cerasuola, riflette le peculiarità del territorio e il sapere dei contadini olivicoltori, che nel corso dei secoli hanno affinato tecniche di coltivazione e produzione per ottenere un prodotto di eccellenza, simbolo della cultura e della tradizione mediterranea, rinomato in tutto il mondo per l’alto valore gastronomico e il sapore ricco e complesso, da essere comunemente definito l’Oro Verde della Sicilia.
Il sapore e la qualità dell’olio e, di conseguenza, le sue caratteristiche organolettiche sono fortemente influenzate dai terreni variegati delle zone montuose della Sicilia insieme alle condizioni climatiche, come la quantità di sole, la temperatura e la piovosità.
Ad esempio, le olive coltivate in zone più alte tendono a produrre oli con un sapore più fruttato e un’acidità equilibrata.
Anche le elevate escursioni termiche tra il giorno e la notte, il suolo ben drenato contribuiscono a dare all’olio caratteristiche organolettiche particolari: un equilibrio tra dolcezza, amarezza e piccantezza che rende l’olio siciliano un prodotto di eccellenza.
Purtroppo negli ultimi anni la Sicilia, ha dovuto affrontare condizioni climatiche difficili.
La siccità e la mancanza di pioggia hanno un impatto significativo sulla produzione di olive al punto da compromettere sia la quantità che la qualità delle stesse, portando a rese più basse e a una qualità dell’olio inferiore.
Quest’anno la mancanza di pioggia causerà una produzione inferiore delle olive, è probabile, quindi, che i prezzi dell’olio d’oliva aumentino, sia per i consumatori locali che per l’esportazione.
Questa sfida stà conducendo gli agricoltori a cercare risposte per mitigare gli effetti della crisi climatica e garantire la sostenibilità futura di una delle tradizioni più antiche e preziose dell’isola.