I PROVERBI, espressione della saggezza popolare della Sicilia e di una comunicazione viva, legati all’esperienza della vita quotidiana, si sono tramandati di generazione in generazione attraverso una cultura orale.
Uno dei proverbi più noti noti è “A megghiu parola è chidda ca nun si dici” (in italiano: “La miglior parola è quella che non si dice”).
Questa espressione riflette in modo essenziale la cultura e la forma mentis del popolo siciliano, modellata da secoli di storia, tradizioni e una complessa rete di valori sociali e morali.
In questa frase emerge l’importanza del silenzio e del non dire troppo, elementi centrali della cultura siciliana e concetti, che oltre ad esprimere un senso di riservatezza si ricollegano all’idea di prudenza e discrezione.
Il non parlare è sinonimo di evitare conflitti, incomprensioni o persino pericoli.
In contesti culturali come quello siciliano, esiste un equilibrio delicato tra ciò che si può dire e ciò che è meglio non dire, e questo bilanciamento riflette una comprensione profonda delle dinamiche sociali e delle conseguenze delle parole. Il silenzio, in tal senso, diventa uno strumento di gestione delle relazioni sociali.
Poche parole, ma intense e significative.
La frase “A megghiu parola è chidda ca nun si dici” è un perfetto riassunto della mentalità siciliana, in cui le parole, come le azioni, sono misurate e ponderate in un equilibrio che consiste nel sapere quando è il momento di parlare e quando il silenzio ha più valore.