L’incantevole Grotta del Garrone, situata all’interno della Riserva Naturale Orientata Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, nei pressi della Serra della Pizzuta, è un luogo che custodisce segreti e meraviglie sotterranee ed è un punto d’attrazione per escursionisti, speleologi e amanti della natura.
Per raggiungere la grotta che si trova ad un’altitudine di circa 1.200 metri, l’itinerario più comune parte dal borgo di Piana degli Albanesi, da dove è possibile arrivarci a piedi.
Quando finalmente ci si trova davanti alla bocca della grotta, si avverte un senso di curiosità e mistero ma anche una sorta di inquietudine, si ha la percezione di essere di fronte a qualcosa di arcano e non conosciuto, tipico dei luoghi naturali che sfuggono al controllo dell’uomo.
La prima stanza, ampia e imponente, si presenta con una notevole pendenza che obbliga l’esploratore ad adattare i propri movimenti.
Dalle pareti del soffitto pendono affascinanti stalattiti, plasmate goccia dopo goccia dall’incessante azione dell’acqua. Autentici testimoni di migliaia di anni di processi naturali, frutto del lento e costante lavoro dell’acqua che filtra attraverso le rocce calcaree trasportando minerali che si sono depositati con il tempo, creando queste meraviglie sotterranee.
Ogni stalattite e stalagmite è una manifestazione della straordinaria capacità della natura di creare bellezza attraverso processi lentissimi ma incessanti, una perfetta combinazione di movimento e immobilità: con l’acqua in continuo fluire e il calcare che, goccia dopo goccia, si deposita formando così queste straordinarie formazioni sotterranee..
L’essenza selvaggia e impervia
L’accesso alla seconda stanza della Grotta del Garrone è caratterizzato da un certo grado di difficoltà. L’apertura che conduce oltre è di dimensioni ridotte e strette, rendendo l’attraversamento più complesso. Qui la grotta si rivela nella sua essenza più selvaggia e incontaminata, con spazi che sembrano custodire segreti e meraviglie sotterranee. Questi ambienti non offrono un passaggio facile e si possono esplorare solo con attrezzature adeguate e una preparazione speleologica avanzata, per garantire un’esplorazione in sicurezza.
Personalmente, non sono riuscita a proseguire oltre la prima stanza della Grotta del Garrone. Trovarsi davanti a una cavità naturale del genere, in un luogo dove la luce scompare e i suoni si affievoliscono, mi ha creato un senso di ansia e timore. E’ una sensazione che si diffonde facilmente quando ci si trova in un ambiente non familiare, in uno spazio in cui il controllo è completamente nelle mani della natura.
Un senso di timore mi ha sopraffatta insieme alla consapevolezza che l’esplorazione di ambienti sotterranei, soprattutto delle cavità carsiche, richiede una preparazione specifica e attrezzature adeguate. La conformazione irregolare, con i suoi passaggi stretti e talvolta difficoltosi, ha reso evidente quanto possa essere rischioso continuare la perlustrazione senza le giuste competenze.
Una bellezza misteriosa che richiede prudenza
L’esplorazione speleologica, infatti, non è un’attività da affrontare con leggerezza, queste cavità nascondono una bellezza affascinante e misteriosa, ma vanno affrontate con rispetto e prudenza.
Le esplorazioni condotte finora nella Grotta del Garrone hanno rivelato un sistema intricato di passaggi e camere interne, ma non si tratta di una galleria che attraversa completamente la montagna collegando i due lati opposti, come alcuni avrebbero potuto ipotizzare.
Le indagini speleologiche documentano che la grotta si sviluppa principalmente nel sottosuolo, con un’estensione significativa ma confinata all’interno del massiccio roccioso. Le cavità si snodano in profondità, ma almeno al momento non ci sono evidenze che attestino che la Grotta del Garrone possa attraversare in modo completo la Serra della Pizzuta.
La sua esplorazione è una sfida aperta per chi possiede la preparazione e gli strumenti adeguati, e il suo mistero geologico più profondo resta ancora parzialmente nascosto, un enigma che continua ad affascinare e a richiedere ulteriori studi.